Era il 2000. Ero giovane ma forse ancora più malato di oggi pur avendo all’epoca una sorta di vita sociale, una cosa terribile nella quale non sono più cascato in seguito. Tuttavia usavo già da un po’ di anni icq, più che altro comunque per trollare proprietari stupidi di siti di dragonball (questa storia forse la racconterò in seguito). Niente di strano quindi passare a irc sul canale di alternative-reality per continuare a fare la stessa cosa, ovvero trollare gente in giro a caso da buon teen NEET (al tempo non era ancora una moda però) che ha appena scoperto le meravigliose possibilità di internet, cioè dire cagate dietro un monitor senza alcuna conseguenza.
Inspiegabilmente (o forse no) qualcuno mi prese sul serio e mi invitò nel suo canale privato a parlare delle mutandine delle tipe di video girl ai. Questo tipo si chiamava NESS, e oltre a fare finta di studiare c’aveva anche un grande locale a disposizione (il sogno di ogni ragazzino, qualcosa che ebbi anche io per un breve periodo di tempo, poi i miei decisero che era meglio farci soldi piuttosto che lasciarlo a me e ritornai alla mia triste stanza dove sono ancora adesso) per tante malate sessioni multiplayer rulez.
Naturalmente NESS come ogni nerd che si rispetti aveva anche il suo bel sito di videogames (entertainment-crew) con articoli totalmente sgrammaticati come quelli che scrive ancora oggi. Non contento che ci voleva al massimo due minuti a scrivere quegli articoli, voleva anche che glieli scrivessero gli altri. L’unico però che ebbe il coraggio di scrivere articoli a ripetizione fu il sottoscritto, visto che non avevo nient’altro di meglio da fare che ascoltare gli oassis e santana (questo poco prima del mio brevissimo periodo metal che abbiamo o avuto tutti, compreso NESS che però non vuole ammetterlo).
questo sito fatto con tanto amore per noi stessi e tanto odio per la ragione e la lingua italiana, attirò l’attenzione di tale gurendaiz, un riccone che come tutti i ricconi tende non spendere nulla al di fuori delle cagate e cerca di far fare il lavoro gratis agli altri. E così mentre gli altri membri dell’e-c (tra cui c’era rosalex che già credo lavorasse visto che lui ha calvinamente come un vero veneziano iniziato a lavorare a 6 anni mi pare) facevano finta di essere passati al nuovo sito di gurendaiz ma invece giustamente non facevano quasi niente (ovviamente NESS ne aveva approfittato per non fare piu’ manco quelle recensioni che faceva nel suo sito), io realizzavo un sacco di recensioni per quel sito. Recensioni che ok, erano in buona parte copiate da mega e super console (come infatti si accorgerà tetsuro in seguito, con il sottoscritto che ovviamente negherà tutto) ma che si trattava pur sempre di migliaia e migliaia di caratteri al giorno.
dopo un paio di mesi comunque, mi ero già rotto i coglioni (adesso di solito me li rompo dopo due ore, sono peggiorato), anche perchè quel sito veniva giustamente ridicolizzato nel canale di alternative-reality. Dopo un’estate passata a trollare gurendaiz con la mia nuova identità (radicalnumbers) feci finta di litigare con lui e lo abbandonai. Tetsuro cercò inizialmente di rifare un sito per conto nostro (si era anche lui disoccupato, ma possibile che li attiriamo tutti noi a parte rosalex ?) , ma poi per fortuna (nostra) andrò a lavorare da quel trollone di linknellagrotta e ci lasciò in pace (in realtà io continuai a trollarlo su icq anche dopo non facendolo sapere a nessuno, ma questo è un altro discorso).
da quel periodo diventai ancora più fancazzista di prima. E’ vero, cominciai a collaborare con multi, ma sempre al ritmo di una recensione o al massimo due al mese. E anche se cominciavano un nuovo blog o progetto, lo abbandonavo subito (salvando però stavolta il materiale a differenza di quello del sito di gurendaiz, sono diventato piu furbo). Anche oggi che scrivo articoli folli di 15000 caratteri su robbe nerd a cui non fotte un cazzo a nessuno e facendolo pure gratis, ci metto tipo un mese e mezzo a 500 caratteri al giorno. Perchè questo vuol dire essere un vero fancazzista: far finta di fare qualcosa con i tempi di chi non fa un cazzo.
